Un ragazzino autistico in palestra….

Eccoci, eccoci qui.

Siamo in palestra. Come vi avevo accennato in un post precedente (http://www.wisteriablue.it/blog/2012/12/11/quando-una-mamma-di-un-bambino-autistico/) in questo periodo devo andare in palestra per un problema alla spalla.

Luca era difficilmente gestibile… ragione per cui ho deciso di provare a “far fare un pò di palestra” anche a lui.

Questa è la palestra. Potete vedere anche Beniamino Dalla Riva, il professore che ci segue e che è stato disponibilissimo a fare questo tentativo con Luca

Oggi abbiamo iniziato. Non sono andata da sola. Per alcune volte mi farò aiutare da Giorgia Fagionato, la psicologa che segue Luca in piscina e anche un pò a casa.

Ho preferito chiedere a lei di accompagnarmi perchè Luca ha bisogno, come molti ragazzini autistici, di impostare bene dall’inizio le regole del gioco. Io, facendo ginnastica per conto mio, non potrei essere la sua ombra e lui, almeno all’inizio, necessita proprio di un’ombra.

Non potrei mai permettermi di dire a Luca “Ecco, ora fa’ un pò di cyclette”, perchè salirebbe 20 secondi e poi scapperebbe via a sedersi per terra, verso la sua stereotipia. Ha bisogno costante di qualcuno (può essere anche un suo compagno di classe) che lo aiuti a “mantenersi sul compito” che gli è stato insegnato.

Così facciamo. Siamo comunque tutti e tre coinvolti, quanto impegno per un solo ragazzino!

Prima di iniziare Beniamino ci ha proposto, per le prossime settimane,  5 o 6 esercizi diversi che Luca potrebbe svolgere per qualche minuto in sequenza: un pò di cyclette, il lancio della palla contro il muro, un pò di camminata semplice nel tapis roulant, equilibrio sulla palla grande e un pò di pesi per gambe e braccia. (“Vedrai che bel fisico mette su, sorride Beniamino….!”)

Decidiamo di iniziare con la cyclette e con l’equilibrio sulla palla grande, per oggi; avevamo una palla simile a casa, quando Luca era piccolo, e ho pensato che potesse per lui essere più piacevole proprio perchè “conosciuta”. Per quanto riguarda la cyclette…Luca adora andare in bicicletta!

Giorgia prima di tutto ha fatto lei stessa l’esercizio per fargli capire cosa gli stavamo chiedendo di fare. Luca non “funziona” dietro spiegazione ma su “imitazione”; la frase migliore da usare con lui è “Fa’ come me; fa’ come faccio io”.

A questo punto Luca ha cercato di imitare. Pur avendo lui in genere un equilibrio eccezionale, molto spesso, come oggi, diventa “ipotonico”, cioè simile ad una bambola di pezza. Tutto per lui dipende dalla paura dell’ignoto; la novità lo spaventa e la reazione corporea è quasi di abbandono.

E’ per questo che sono stata contentissima; perchè, nonostante fossero un luogo nuovo ed un esercizio nuovo, e nonostante fosse per lui in genere un’esperienza completamente nuova, la reazione è stata positiva: ha cercato di impegnarsi, non è scappato via, ha dimostrato comunque piacere nel fare l’esercizio.

Come primo giorno pochi minuti per ogni esercizio; con il mio cellulare scandivamo il tempo e Luca passava dalla palla alla cyclette, poi dalla cyclette alla palla, facendo un pò di riposo sedendosi sulla sedia ogni tanto. La ripetizione di esercizi gli ha permesso di conoscerli; e conoscerli gli ha permesso di calmare la ansia nascosta.

Sono felice. Siamo felici. Primo giorno positivo. 

Un passo fiducioso verso una nuova avventura. 

Eccoci, eccoci qui.

Siamo in palestra. Come vi avevo accennato in un post precedente (http://www.wisteriablue.it/blog/2012/12/11/quando-una-mamma-di-un-bambino-autistico/) in questo periodo devo andare in palestra per un problema alla spalla.

Luca era difficilmente gestibile… ragione per cui ho deciso di provare a “far fare un pò di palestra” anche a lui.

Questa è la palestra. Potete vedere anche Beniamino Dalla Riva, il professore che ci segue e che è stato disponibilissimo a fare questo tentativo con Luca

Oggi abbiamo iniziato. Non sono andata da sola. Per alcune volte mi farò aiutare da Giorgia Fagionato, la psicologa che segue Luca in piscina e anche un pò a casa.

Ho preferito chiedere a lei di accompagnarmi perchè Luca ha bisogno, come molti ragazzini autistici, di impostare bene dall’inizio le regole del gioco. Io, facendo ginnastica per conto mio, non potrei essere la sua ombra e lui, almeno all’inizio, necessita proprio di un’ombra.

Non potrei mai permettermi di dire a Luca “Ecco, ora fa’ un pò di cyclette”, perchè salirebbe 20 secondi e poi scapperebbe via a sedersi per terra, verso la sua stereotipia. Ha bisogno costante di qualcuno (può essere anche un suo compagno di classe) che lo aiuti a “mantenersi sul compito” che gli è stato insegnato.

Così facciamo. Siamo comunque tutti e tre coinvolti, quanto impegno per un solo ragazzino!

Prima di iniziare Beniamino ci ha proposto, per le prossime settimane,  5 o 6 esercizi diversi che Luca potrebbe svolgere per qualche minuto in sequenza: un pò di cyclette, il lancio della palla contro il muro, un pò di camminata semplice nel tapis roulant, equilibrio sulla palla grande e un pò di pesi per gambe e braccia. (“Vedrai che bel fisico mette su, sorride Beniamino….!”)

Decidiamo di iniziare con la cyclette e con l’equilibrio sulla palla grande, per oggi; avevamo una palla simile a casa, quando Luca era piccolo, e ho pensato che potesse per lui essere più piacevole proprio perchè “conosciuta”. Per quanto riguarda la cyclette…Luca adora andare in bicicletta!

Giorgia prima di tutto ha fatto lei stessa l’esercizio per fargli capire cosa gli stavamo chiedendo di fare. Luca non “funziona” dietro spiegazione ma su “imitazione”; la frase migliore da usare con lui è “Fa’ come me; fa’ come faccio io”.

A questo punto Luca ha cercato di imitare. Pur avendo lui in genere un equilibrio eccezionale, molto spesso, come oggi, diventa “ipotonico”, cioè simile ad una bambola di pezza. Tutto per lui dipende dalla paura dell’ignoto; la novità lo spaventa e la reazione corporea è quasi di abbandono.

E’ per questo che sono stata contentissima; perchè, nonostante fossero un luogo nuovo ed un esercizio nuovo, e nonostante fosse per lui in genere un’esperienza completamente nuova, la reazione è stata positiva: ha cercato di impegnarsi, non è scappato via, ha dimostrato comunque piacere nel fare l’esercizio.

Come primo giorno pochi minuti per ogni esercizio; con il mio cellulare scandivamo il tempo e Luca passava dalla palla alla cyclette, poi dalla cyclette alla palla, facendo un pò di riposo sedendosi sulla sedia ogni tanto. La ripetizione di esercizi gli ha permesso di conoscerli; e conoscerli gli ha permesso di calmare la ansia nascosta.

Sono felice. Siamo felici. Primo giorno positivo. 

Un passo fiducioso verso una nuova avventura. 

 

Elisabetta Tonini

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