Da un paio d’anni ormai conosciamo Francesco, accompagnatore turistico. Ci è piaciuto subito per il suo carattere solare, affidabile e per la sua professionalità; per il modo pieno di entusiasmo con cui ci ha raccontato il suo lavoro, per come ha deciso di unirsi a noi condividendo il nostro progetto per una Vicenza e un’Italia sempre più accogliente ed inclusiva.
Ora lasciamo “la parola” a Francesco perché si presenti…Se volete vedere il suo sito cliccate qui.
“La mia idea di turismo è quella in cui ognuno di noi è protagonista. Ognuno può vivere e scoprire il territorio in maniera semplice, con poche risorse, oppure, se lo preferisce ricercare sicurezza, comodità e anche luss0, attraverso le relazioni con gli abitanti del posto, andando alla ricerca degli angoli meno noti e meno fotografati, immergendosi nelle atmosfere dei luoghi non invasi dalla folla; sempre nel rispetto dell’ambiente, informandosi su come vive la gente del luogo, cercando di abbattere le barriere che lo dividono dagli altri, andando alla ricerca dell’altro, immedesimandosi con l’altro, fino al punto di sentirsi per un po’ di giorni un vero cittadino del luogo che lo ospita.
Il turismo sempre più è un’esperienza. Questo è riconosciuto ormai un po’ da tutti, a partire dagli addetti del settore. A volte non importa dove si va, l’importante è … perdersi, scoprire, conoscere, oppure … riscoprire e riconoscere, o conoscere meglio, o con occhi diversi, le tante cose belle che ci circondano , a volte anche quelle molto vicine, più vicine di quanto immaginiamo.
Ecco una delle tante forme di turismo in cui io credo fortemente: la riscoperta di luoghi che fanno parte del nostro vissuto, ma che abbiamo, magari, sempre guardato distrattamente. Quanti di noi danno per scontato la vicinanza di monumenti meravigliosi, e osservano poi, quasi con meraviglia, i turisti, provenienti da luoghi lontani, che rimangono lì incantati, stregati e scattano migliaia di fotografie? Turisti che disegnano , magari accucciati scomodamente sui gradini della piazza, studiano, fanno domande, si informano stando lì ore in contemplazione. E NOI? Arriva il momento in cui molti di noi , ed è anche il mio caso, sentono la forte esigenza di conoscere ciò che ci appartiene: la nostra città , la nostra provincia, la nostra regione. Conoscere meglio i luoghi che ci sono cari ci aiuta a definire meglio chi siamo, ci aiuta a capire la nostra storia personale. Io devo ammettere di essere favorito in questo , perché sono sempre stato portato alla contemplazione. Impazzisco letteralmente per la scoperta di posti nuovi, vicini o lontani che siano. Sono sempre andato fuori a scoprire di persona i luoghi, quando ho potuto , ho voluto ed ho avuto l’occasione di farlo; e , quando non ho potuto vederli di persona, li ho comunque sognati ad occhi aperti, magari con … l’atlante aperto davanti agli occhi. Poi , in età matura, ho capito che valeva la pena di approfondire la conoscenza anche della mia città. Essere turista in casa mia, una sensazione che auguro a ciascuno di voi di assaporare, almeno ogni tanto. Sono almeno dieci anni che tutti i giorni ,quando mi reco nel centro storico della mia città , dove sono nato ed ho vissuto 46 anni , vado in giro incantato a naso in su, come fossi un americano, uno spagnolo, uno svedese. Vi giuro, tante volte mi sembra di vedere certe cose per la prima volta, sebbene sia la milionesima. Sono letteralmente affascinato e innamorato dei luoghi in cui sono nato e vissuto, e sento con essi un legame intimo e profondo. Amo tutti i posti del mondo , bramo di vederli, ed allo stesso modo bramo di conoscere e frequentare di più e meglio quelli dove sono sempre vissuto. Ad un certo punto ho capito che mi piacerebbe, e mi piacerebbe proprio tanto, che anche gli altri scoprissero questi luoghi, come ho fatto io. Luoghi spesso, in passato, non valorizzati come meritavano, e neppure ora molti lo sono, anche se sono convinto che si stia facendo largo una consapevolezza nuova. E poi… vivendo, ragionando, evolvendomi mi sono reso conto che ci sono tante, troppe persone che non conoscono la bellezza della quale sono circondate perché non possono accedervi. Potrei parlare di anziani, ma anche di giovanissimi. Potrei parlare di disabili, come di persone che non hanno i mezzi materiali , per viaggiare, nemmeno vicino a casa…
Ecco, mi sono detto un giorno… io voglio farli viaggiare !!! Vicino o lontano che sia, non è questo l’aspetto più importante …Voglio condividere con tutti voi l’amore per la bellezza. Tutta la bellezza, che c’è in questo mondo… perché la bellezza è vita! Ci aiuta a vivere, ci fa vivere. Anzi è l’essenza della vita stessa. Forse è stato proprio questo amore per la bellezza che mi ha fatto abbandonare la vecchia professione, e mi ha spinto a studiare il turismo, affrontare e superare l’esame per diventare accompagnatore turistico, e poi mi ha portato all’idea di organizzare degli itinerari , molti dei quali proprio alla scoperta di Vicenza e dei suoi bellissimi dintorni. Organizzandosi, andandoci magari in gruppo, non ci vuole nemmeno molto denaro, anzi a volte ce ne vuole proprio poco… e spesso non ci vuole nemmeno molto tempo…l’importante è rendersi conto di quanto l’uscire di casa possa arricchirci.
Infine, una riflessione… cosa ci spinge ad andare a scoprire la bellezza, e a cercare il contatto con gli altri? Beh, io ci ho pensato e credo che la risposta sia molto semplice. Noi stessi , in quanto esseri umani , siamo bellezza. Ed ognuno di noi è “l’altro”. La cosa importante è esserne consapevoli.”
Francesco Ongaro
Accompagnatore turistico
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Francesco Ongaro
Accompagnatore Turistico abilitato ed iscritto all’Albo, consulente nella progettazione di pacchetti turistici personalizzati