Salve a tutti e ben trovati; scusatemi per la lunga assenza ma… ho lavorato per voi!
Scherzi a parte, effettivamente dall’ultimo articolo postato, ho maturato l’intenzione di riaccendere pubblicamente l’attenzione sulla dinamica familiare dei fratelli, ma avevo bisogno di un’idea originale ed accattivante da utilizzare come “aggancio”: DETTO, FATTO!!!
Come sempre facebook mi viene in aiuto…tenendomi in contatto periodicamente con fratelli e sorelle conosciuti sul social network, sono venuta a conoscenza che la dottoressa Giulia Franco, giovane psicologa di Padova e sorella di un ragazzo disabile, stava lavorando alla stesura di un libro per bambini pensato come strumento da utilizzare in gruppi di sostegno per fratellini e sorelline di bambini disabili ….
Come Archimede Pitagorico , personaggio a fumetti creato dal celebre disegnatore Walt Disney, anche a mesi è “accesa” la lampadina in testa!
La passione e la determinazione sono le fondamenta sulle quali baso gli obiettivi da raggiungere; ecco perchè ogni evento che organizzo ha il successo che merita, e, la presentazione del libro ” Il Guanto di mio Fratello “, ha prodotto l’esito sperato.
Molti i consensi positivi da parte dei presenti; tutti all’unanimità ci hanno ringraziati dicendoci che l’evento aveva regalato momenti di pura commozione e spunti professionali molto utili per gli addetti del settore (neuropsichiatri infantili, psicologi, assistenti sociali, etc).
E non solo… una giovane sorella presente all’evento, ci ha comunicato che proprio grazie a questa iniziativa, ha deciso l’argomento della tesina che preparerà per l’esame di maturità: sarà sui Siblings! E poi tanti, tantissimi messaggi dalle persone presenti in sala…
Anche la scelta dei relatori non è stata affatto casuale; la dottoressa Mancini e la dottoressa Carone (giovani psicologhe e “sorelle”), e il prof. Girelli (docente universitario e “fratello”), ci hanno regalato con i loro interventi veri spaccati di vita emozionanti, a volte molto dolorosi ma con un unico obiettivo: trasformare il difficile percorso dell’accettazione in una risorsa positiva.
Organizzare questo importantissimo evento è stato molto faticoso, e pieno di insidie; ma non ho mai mollato, difendendo le mie idee fino alla fine, e questo mi ha dato una nuova consapevolezza di me stessa…Incrocio le dita per scaramanzia, coltivando il desiderio di poter finalmente realizzare qualcosa di concreto per i fratelli.
Ora vi saluto, ho bisogno di riposare per ricaricarmi e pensare a progettare il futuro…
Rosa
Rosa Capezza, P.R. Roda Onlus – Roma
Rosa Capezza