Dottoressa Lembo, mio figlio ha 8 anni ed è autistico non verbale. Come faccio a capire quale potrebbe essere lo sport adatto a lui?
Qualora, come nella situazione illustrata, il bambino non abbia la possibilità di esprimere chiaramente una preferenza, mi porrei due domande: tale preferenza non viene esposta perchè non vi è un sistema comunicativo sufficiente alle esigenze del bambino o effettivamente vi sono difficoltà nella scelta?
Qualora pecchi il sistema comunicativo, prima che sia il genitore ad “imporre” una scelta, potenzierei il canale comunicativo.
Qualora, invece, vi siano effettivamente difficoltà nella scelta o mancanza di interesse, terrei presente che solitamente i bambini con spettro dell’autismo presentano delle disfunzioni sensoriali che li portano ad essere più o meno sensibili a certi stimoli (visivi, uditivi, olfattivi, tattili o vestibolari).
Caro genitore, provi ad osservare suo figlio: se adora giochi con acqua lo iscriva in piscina; se adora stare in macchina per delle ore provi ippoterapia; se vi fa tribolare perchè si arrampica e si lancia da tutti i mobili di casa provi un corso di arrampicata.
L’importante è che i bambini trovino un ambiente alternativo alla casa e alla scuola dove si sentano accolti e si divertano. Da non dimenticare che anche se con autismo, tali bambini crescono come i loro coetanei neurotipici e, quindi, anche le preferenze possono cambiare: uno sport adorato per una stagione, la stagione successiva perde di interesse.
Cari genitori, siate pronti a riempire i vostri ripostigli di racchette da tennis, palloni, e scarpette da ballo impolverati…..
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Loredana Lembo
Psicologa dell'educazione, master in pedagogia speciale, certificazione in Applied Behavior Analysis (ABA).
on Mag 10th at 17:13
Caspita quanto è vero! Non bisogna mai dimenticarsi di osservare il proprio figlio o figlia, per cercare di capire interessi, attitudini, talenti….A volte ce ne dimentichiamo….