Riflettevo, con Chiara e le nostre amiche “bloggers” su quanto sia diverso il nostro blog dagli altri, anche (ahimè!) nella velocità di aumento di visitatori unici e visualizzazioni di pagine.
Chi apre un blog di cucina, o di tempo libero, o soprattutto di moda, ha una visibilità immediata molto alta, un impatto con il “lettore” veloce ed esponenziale, una capacità di coinvolgimento efficace.
Chi apre un blog sull’autismo volutamente “legato” ad argomenti leggeri come quelli su citati non ha, praticamente, alcuna possibilità di essere visto e scoperto.
Perchè difficilmente la mamma di un bambino autistico, specie nei primi anni da quando lo ha scoperto, si “concederà ” del tempo per se stessa e per le sue esigenze, presa com’è dall’imporsi di “lavorare” il più possibile con suo figlio; è improbabile, quindi, che apra il computer e cerchi nel web ricette di cucina, fotografie di moda o luoghi esotici dove andare in vacanza.
Cercherà piuttosto terapie, indirizzi di neuropsichiatri famosi, esperienze di “buone prassi” in questa o in quella Ulss, in questa o quella Regione.
Lo so. Perchè lo facevo anch’io.
A nessuna mamma verrà mai in mente anche solo di pensare di “avere bisogno di qualcosa per se stessa”, per la propria tranquillità , serenità , calma interiore.
La Rivoluzione Copernicana da iniziare parte proprio da qui: far comprendere a noi mamme di bambini autistici che, pensando un pochino di più a noi stesse, facciamo molto di più anche per la nostra famiglia.
La strada per “arrivare” a queste donne non può essere quella della loro ricerca “diretta” sul web; come dicevo, a nessuna verrebbe in mente non solo di farlo ma anche solo di pensarlo.
Come arrivare a loro, allora?
Da adesso, nuovo anno, Gennaio 2013, partirà la più grande campagna di sensibilizzazione che potessimo inventarci.
Abbiamo deciso di rivolgerci non alle mamme di bambini autistici, ma alle loro sorelle, amiche, figlie, colleghe di lavoro, vicine di casa, cugine….che avranno il compito di aiutarci ad aiutarle a ritrovare “la loro femminilità “…oppure “il gusto della buona cucina”…o “l’amore per i viaggi” o “il giardinaggio” o tutte le cose di cui ci occupiamo nel nostro blog.
Come?
Seguiteci e lo scoprirete…Riflettevo, con Chiara e le nostre amiche “bloggers” su quanto sia diverso il nostro blog dagli altri, anche (ahimè!) nella velocità di aumento di visitatori unici e visualizzazioni di pagine.
Chi apre un blog di cucina, o di tempo libero, o soprattutto di moda, ha una visibilità immediata molto alta, un impatto con il “lettore” veloce ed esponenziale, una capacità di coinvolgimento efficace.
Chi apre un blog sull’autismo volutamente “legato” ad argomenti leggeri come quelli su citati non ha, praticamente, alcuna possibilità di essere visto e scoperto.
Perchè difficilmente la mamma di un bambino autistico, specie nei primi anni da quando lo ha scoperto, si “concederà ” del tempo per se stessa e per le sue esigenze, presa com’è dall’imporsi di “lavorare” il più possibile con suo figlio; è improbabile, quindi, che apra il computer e cerchi nel web ricette di cucina, fotografie di moda o luoghi esotici dove andare in vacanza.
Cercherà piuttosto terapie, indirizzi di neuropsichiatri famosi, esperienze di “buone prassi” in questa o in quella Ulss, in questa o quella Regione.
Lo so. Perchè lo facevo anch’io.
A nessuna mamma verrà mai in mente anche solo di pensare di “avere bisogno di qualcosa per se stessa”, per la propria tranquillità , serenità , calma interiore.
La Rivoluzione Copernicana da iniziare parte proprio da qui: far comprendere a noi mamme di bambini autistici che, pensando un pochino di più a noi stesse, facciamo molto di più anche per la nostra famiglia.
La strada per “arrivare” a queste donne non può essere quella della loro ricerca “diretta” sul web; come dicevo, a nessuna verrebbe in mente non solo di farlo ma anche solo di pensarlo.
Come arrivare a loro, allora?
Da adesso, nuovo anno, Gennaio 2013, partirà la più grande campagna di sensibilizzazione che potessimo inventarci.
Abbiamo deciso di rivolgerci non alle mamme di bambini autistici, ma alle loro sorelle, amiche, figlie, colleghe di lavoro, vicine di casa, cugine….che avranno il compito di aiutarci ad aiutarle a ritrovare “la loro femminilità “…oppure “il gusto della buona cucina”…o “l’amore per i viaggi” o “il giardinaggio” o tutte le cose di cui ci occupiamo nel nostro blog.
Come?
Seguiteci e lo scoprirete…
Elisabetta Tonini
on Gen 8th at 00:37
Sono proprio curiosa, ok inizio a seguirvi!