Quella di “E….state sereni” è stata la prima esperienza, di cui sono a conoscenza, nella quale la famiglia di una persona autistica è messa “al centro” di un progetto al pari della persona stessa.
Ero abituata a “non esistere”, semplicemente. Io, mio marito e l’altro mio figlio (di soli due anni di più di quello autistico) non esistevamo e tutto ruotava attorno a quell’unico esserino con autismo.
Quando siamo arrivati a Peschici (il primo, primissimo sperimentale anno è stato Peschici, 7 anni fa) le prime, primissime ore dell’arrivo ci hanno lasciati stupefatti; cosa desidererebbe qualsiasi donna dopo un viaggio faticoso, a volte lungo? cosa desidererebbe quella stessa donna che, prima di partire, ha passato ore a preparare valigie (le sue, quelle dei figli, spesso anche quella del marito) pensando contemporaneamente a lasciare pulita la casa e a seguire il figlioletto autistico di cui sopra? Credo che ogni donna risponderebbe: un pò di tempo, una volta arrivata a destinazione, per….disfare le valigie, organizzarsi nella camera o nell’appartamento, magari rinfrescarsi un pò. Per poi essere pronta ad “entrare nuovamente in guerra” e pensare a gestire/organizzare/sovraintendere l’intera vacanza.
Beh, care amiche o “colleghe” donne sconosciute che leggerete questo post…a Pugnochiuso succede questo! Quando si arriva, dopo essere entrati nel Resort con la macchina ed avere saputo quale sarà il proprio appartamento…..una fatina buona o un giovane mago si avvicinano, si presentano a voi e, in men che non si dica, entrano in contatto/empatia/simpatia con il vostro figlio autistico, di qualunque età egli sia: dal pargoletto di tre-quattro anni all’uomo di trentasette (visti entrambi con i miei occhi).
Vostro figlio/figlia non si è mai allontanato da voi? Non è abituato a stare con entranei? Ha comportamenti problema quando è rispettata la sua routine, figuriamoci dopo un viaggio faticoso e l’arrivo in un posto sconosciuto?
Si, si, si……tutte queste cose, all’inizio, le ha pensate qualunque di noi genitori. Persino io, che, quando il primo anno mi sono vista “portare via” (dalla dolcissima operatrice Linda) per una passeggiata con gli altri ragazzi il mio piccolo Luca, di allora sei anni, sono rimasta di stucco: non credevo che me lo avrebbero “preso” così presto, “lui non era abituato, non conosceva il posto, non conosceva Linda, per non parlare degli altri bambini”….Per fortuna, quel primo anno, c’era Nicola, l’altro mio figlio di 8 anni, che ogni tanto andava a “spiare” suo fratello, in un patto non scritto e mai palesato di sana diffidenza da parte di tutta la famiglia.
Eh già, non abbiamo fatto i “genitori-cespuglio” (come i dottori Ippolito e Caputo definiscono i genitori alla prima esperienza) come gli altri perchè la “spia” ce l’avevamo in casa!
Ma torniamo a noi: appena arrivati la fatina o giovane mago assegnati a vostro figlio/a vi vengono incontro, si presentano e prendono per mano lui o lei: per portarli a fare una passeggiata nel Resort e soprattutto per permettere a voi di scaricare i bagagli, disfarli e…..rinfrescarvi.
Avete due, dico due ore per fare tutto questo. Mentre vostro figlio è al sicuro con il gruppo di operatori e ragazzi e con il suo operatore/trice personale. Il primo anno ci sentiamo perse, specie noi mamme, intendo, senza il nostro frugoletto; ci sentiamo quasi in colpa da tanta “libertà”, dopo tanto tempo; dal secondo anno in poi….si disfano in fretta le valigie per correre a vedere chi c’è quest’anno e se le nostre amiche dello scorso anno sono già arrivate!
Dopo le due ore di ordine della camera e rilassamento…..è previsto l’appuntamento nella sala del Centro Congressi per….l’incontro fra tutti i genitori con i dottori Ippolito e Caputo e con il direttore degli Ulivi e con il direttore del Resort. Solo alla fine della riunione, al momento del cocktail di benvenuto, tutti i figli con i loro operatori vi raggiungeranno. Per restare con voi, nell’attesa della mattina seguente, quando, alle 9 in punto, inizierà la prima giornata di vacanza!
Ma quello che succede durante la riunione, e come è organizzata la giornata-tipo del progetto….sarà oggetto di uno dei prossimi post !
Elisabetta Tonini
on Lug 28th at 13:39
Confermo tutto per filo e per segno, Elisabetta, Ti do del Tu perchè ci conosciamo, sei quella a cui, prima di prenotare per la prima volta, ho chiesto informazioni. Ci hai dato delle informazioni molto incoraggianti che sono state rispettate se non superate. Noi ci siamo andati nel 2008, la prima edizione a pugnochiuso ed anche noi abbiamo avuto un sussulto quando hanno “prelevato” Federico. Siamo subita stati “agganciati” da una coppia di veterani che ci ha spiegato tutto. Dal giorno dopo fino all’estate scorsa non abbiamo potuto fare a meno di rilassarci e di fare l’esperienza della tma, un altra esperienza molto gratificante.
Non ci sono parole per descrivere questa vacanza unica, dirò solo che TUTTI gli amici che l’hanno provata ne sono rimasti entusiasti.
E’ una vacanza per i nostri ragazzi speciali perchè “quelli della tma”, come amano definirsi riescono SEMPRE a creare un gruppo con i loro allievi divertendosi, per i genitori che possono sperimentare il relax (questo sconosciuto) e per i fratelli che parallelamente costituiscono dei gruppetti.
Se poi immaginate che l’anno successivo scegliendo di nuovo lo stesso periodo (è organizzato in settimane da domenica sera a domenica mattina successiva) trovete le stesse famiglie con cui avete socializzato l’anno precedente potete immaginare quale meravigliosa alchimia vi confronterete.
Almeno una volta nella vita bisogna provarla.
luigi
on Lug 28th at 14:11
Grazie per la tua testimonianza, Luigi!
Sono felice di averti dato un consiglio che si è rivelato giusto, tanti anni fa, e anche di avere dato un piccolissimo apporto a che questo progetto fosse conosciuto, amato e diffuso.
Condivido ogni parola che hai scritto!!!
Un abbraccio, Elisabetta
on Nov 30th at 16:13
Ciao, Elisabetta! Noi ci siamo conosciute all’inizio di quest’estate alla fattoria Peron, non so se ricordi. Io e Giuseppe, il mio compagno, eravamo alla ricerca di una vacanza per la nostra famiglia (io ho una figlia, Michela, che ha 35 anni). Vi ringrazio, a te e Chiara, per la bella visita di quel giorno e per i consigli che ci avete dato. L’estate prossima vorremmo anche noi andare a Pugnochiuso, ho letto tante belle testimonianze e siamo fiduciosi. Per questo abbiamo già deciso, dopo l’esperienza direi negativa e dispendiosa di quest’anno a Riccione in un appartamento nel periodo di Ferragosto. Non è stata una vacanza. Allora abbiamo detto: va bene, così non va, l’unica ultima possibilità è quella di E…state sereni a Pugnochiuso, l’unica che potrebbe funzionare veramente per tutti noi. Se ti ricordi, avevi detto che ci poteva essere la possibilità, se si faceva domanda presto, di trovare il posto per due settimane in Agosto, quando la casa Azzurra, il centro diurno che Michela frequenta di solito, sarà chiuso. Grazie per tutto e a presto!! Vorrei venire di nuovo a trovarVi lassù. Un abbraccio. Manuela, Michela e Giuseppe.