Dottoressa Lembo, siamo delle mamme amiche che non riescono più ad uscire insieme perchè i nostri figli sputano nei luoghi pubblici. Spesso questo sputo viene fuori anche nel pulmino che li porta a scuola. Che fare?
Care mamme, questo è un comportamento piuttosto complesso e le informazioni che mi fornite non sono sufficienti per mostrarmi un quadro più chiaro.
In generale vi consiglierei di eliminare inizialmente la variabile organica. Talvolta lo sputare emerge perchè è presente la scialorrea (un’eccessiva produzione di saliva) che può essere provocata da difficoltà nella deglutizione, da posture non corrette o da problemi di malocclusione. Vi potrebbe essere anche un problema di ridotta clearance di saliva spesso legato ad afte della bocca, infezioni del cavo orale, malattia da reflusso gastro-esofageo.
L’intervento di un logopedista, di un dentista attento o di un otorinolaringoiatra potrebbe aiutarvi a risolvere la questione.
Vi sono anche disturbi neurologici che portano con sè la scialorrea, quali la sindrome di Down o la paralisi cerebrale infantile.
Non conoscendo i vostri figli, non so che tipo di patologia presentano.
Vi sono poi gli effetti collaterali di farmaci somministrati spesso come stabilizzatori dell’umore o neurolettici, quali il risperidone o la ketamina che, provocando una lentezza nei movimenti, possono portare ad una riduzione nella frequenza della deglutizione.
L’ipersalivazione può essere causata anche da sostanze tossiche, quali mercurio, rame e arsenico o da un eccesso di introduzione di amidi.
Qualora i vostri bambini siano in perfetta salute e seguano una dieta compatibile con il loro organismo, è necessario individuare se lo sputare emerge come richiesta di attenzione.
L’attenzione è la prima funzione del comportamento a cui posso pensare, considerando che, come mi scrivete, questo sputare emerge in luoghi pubblici e sul pulmino per andare a scuola, luoghi solitamente affollati, confusionari dove spesso l’attenzione dell’adulto di riferimento deve essere condiviso con altre persone o altri stimoli.
Talvolta bambini con difficoltà di apprendimento non hanno una tale maturità emotiva o buoni tempi di attesa e tendono a pretendere un “uso” esclusivo del caregiver presente in quel momento accanto a loro.
Purtroppo la natura dello sputo porta con sè una connotazione di disgusto e di offesa piuttosto forti; pertanto in questa fase iniziale è consigliabile limitare le uscite ai luoghi piccoli e familiari dove conoscete bene il personale (meglio il bar sotto casa vostra piuttosto che il centro commerciale).
In tali luoghi vi sarà più semplice non reagire o chiedere a persone con cui avete confidenza di non reagire allo sputo. Per non reazione allo sputo, intendo che non dovreste brontolare o ritrarvi disgustati nè pulirvi o pulire l’ambiente circostante davanti al bambino.
Mentre ignorate tale comportamento, contemporaneamente provate ad incrementare la vostra attenzione e i complimenti rivolti ai vostri bambini in totale assenza dello sputo.
Per quanto riguarda il pulmino, è preferibile che, al momento, i bambini siedano in fondo all’ultimo posto accanto ad un accompagnatore e lontano dai coetanei, in modo che le possibilità di ricevere attenzione con modalità inadeguate siano ridotte al minimo.
Altro elemento da tenere in considerazione è l’aspetto sensoriale. Da ciò che mi scrivete non è chiaro se i bambini si limitano a sputare o anche a giocare o spalmare la saliva. In questo caso si deve osservare attentamente la topografia, la forma del comportamento per individuarne l‘intervento più efficace.
Comunque è importante non dimenticare che alla fine la saliva umana è un fluido composto principalmente da acqua (oltre il 95% se ricordo bene) e da enzimi antibatterici.
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Loredana Lembo
Psicologa dell'educazione, master in pedagogia speciale, certificazione in Applied Behavior Analysis (ABA).