Nella piscina comunale di Portici (Napoli) dall’8 al 10 maggio 2015 si terranno i Campionati nazionali di nuoto per disabili psichici e relazionali, promossi dalla Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale, sotto l’egida del Comitato Paralimpico Italiano.
Proprio per partecipare alle selezioni a questo evento importante l’11 e 12 Aprile scorso Luca è andato con il papà a Napoli per partecipare al primo Trofeo TMA, valido per le qualificazioni nazionali.
A Napoli c’era anche Domenico, che vedete nella foto con Luca, figlio della mia amica Raffaella Macedonio e piccolo campione uscente lo scorso anno.
Raffaella è stata per due giorni i miei occhi e le mie orecchie; assolutamente multitasking, è stata in grado di tenermi costantemente (ed in tempo reale!) aggiornata, con whatsapp, foto e video, contemporaneamente su tutto quello che stava succedendo: su mio figlio, suo figlio, il campione olimpico Massimiliano Rosolino, gli istruttori, le gare, le posizioni di arrivo, le successive staffette…insomma, su tutto! Il padre di mio figlio era nel frattempo in grado di mandare una foto ogni ora e mezza ed ero io, da Vicenza, che lo aggiornavo!
La parola, allora, e con immenso piacere, a Raffaella, per le sue riflessioni “a caldo” sulle giornate.
Molto intenso questo mese di aprile.
Dopo le celebrazioni della giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo che mi ha permesso di conoscere la spumeggiante Elisabetta, altra super mamma multitasking, ci siamo dedicati come si dice “anema e core” agli allenamenti per il primo Trofeo TMA a Napoli.
(ndr Terapia Multisistemica in acqua, metodo Caputo Ippolito, se vuoi saperne di più il loro sito è QUI)
Per mio figlio Domenico era la seconda partecipazione ma mentre lo scorso anno portarsi tre ori a casa – nelle sue solite tre discipline (stile libero, dorso e staffetta) – è stato facile poiché i ragazzi non venivano divisi x età, quest’anno la TMA si è dimostrata una cosa davvero impegnativa perché i ragazzi nati dal 2002 (come Domenico) entravano a far parte dei “grandi”.
E così mio figlio mi è parso un pulcino, nonostante il suo metro e 65, di fronte a questi “giganti” che parevano “creature che tenevano famiglia a casa..”.
Questa dura prova, composta da “feroci” ed agguerritissime batterie, ha di fatto ridimensionato l’atleta in questione (lui!) che ha voluto poi farsi fotografare, nonostante la sconfitta a dorso, a fianco a coloro che avevano scalato il podio, come potete vedere..
A parte gli scherzi, le emozioni che viviamo noi genitori sugli spalti credo siamo le stesse di quelle di un campionato di normo-tipici: adrenalina, sudorazione, felicità, sconfitta..
Ma c’è un altro sentimento che unisce noi genitori speciali: lo spirito di aggregazione.
Dico questo perché mi sono trovata, io per prima, a fare il tifo per il figlio di una mamma napoletana seduta a fianco a me il cui figlio era anche audioleso. Mi ha colpito il fatto che la partenza gli sia stata data con il tocco sulla spalla dal suo terapista poiché non sarebbe stato in grado di sentire il fischio in quanto privo di apparecchio. Mi sono ritrovata a fare il tifo per Michele, come fosse mio figlio, e a gioire insieme alla madre per la sua vittoria.
Insomma, cose rare che non credo capitino ad altri genitori mentre assistono alle gare dei loro figli.
E lei si è ritrovata spontaneamente a fare il tifo insieme a me quando era il turno di Domenico. È stato bellissimo ed emozionante stringersi in un intenso abbraccio con una persona che non conoscevo ma che ho percepito subito molto vicina a me. Insomma anche questo è la TMA!
P.S.: Ah, dimenticavo.. Domenico è riuscito a portarsi a casa un argento. Sarà stato merito di quella mamma!
Foto di Federica Lauletta. A sinistra, vicino a Domenico, Massimiliano Rosolino, amatissimo campione olimpico.
Con Domi….
Con Luca…
A presto per l’aggiornamento sui Campionati nazionali ! Seguiteci!
Raffaella Macedonio